Lo sport trasforma la realtà
Uno degli strumenti in grado di fornirci una visione della nostra persona è lo sport; lo sport contribuisce a plasmare e trasformare il nostro mindset ovvero il nostro stato mentale che a sua volta permette di trasformare la realtà.
Parto dal presupposto che non esiste una realtà oggettiva in modo assoluto e che la realtà sia influenzata dagli eventi che:
- caratterizzano la vita quotidiana di tutti noi,
- creano livelli stress diversi in diverse persone
- generano dati.
Il nostro cervello
- è predisposto a filtrare e strutturare dati.
- genera la percezione della realtà
Il mondo lo costruiamo in base ai modelli e ai filtri di cui siamo dotati e ci dotiamo attraverso l’esperienza.
I modelli e filtri rappresentano gli algoritmi che utilizziamo quotidianamente per operare scelte, rapportarci agli altri, al mondo e a noi stessi.
Dalla nascita il nostro cervello acquisendo dati eterogenei da più fonti, comincia a strutturare informazioni plasmando i primi algoritmi di filtraggio e di realizzazione della realtà.
I meccanismi che ci permettono di percepire la realtà influenzano il nostro modo di scegliere.
Le scelte conducono a nuovi eventi che generano nuovi dati in grado di alterare in modo positivo o negativo i modelli già esistenti e sui quali facciamo affidamento.
Un modello di rappresentazione della realtà è alterato da nuovi eventi e nuove scelte dipendenti dal modello stesso generando una sorta di feedback loop
La fatica fisica
Prendiamo ad esempio la sensazione di fatica fisica.
La fatica fisica è una sensazione che subentra durante uno sforzo muscolare intenso. La fatica appartiene alla realtà ma ognuno di noi la percepisce e la vive in maniera differente.
Il nostro cervello durante un’attività fisica è bombardato da dati di input provenienti da più stadi sensoriali e li rielabora.
La rielaborazione di questa grande mole di dati costruisce una realtà soggettiva funzionalmente derivata da ciò che già siamo generando dunque memoria sul gesto atletico e memoria sullo stato di fatica e sulla sua percezione.
Una persona positiva, che si pone in modo aperto verso gli ostacoli vivrà e sopporterà la fatica in modo differente rispetto ad un’altra persona che vive gli eventi in modo pessimistico.
Ognuno di noi crea un modello di realtà soggettiva il quale determina le regole di approccio con sé stessi, gli altri e il mondo.
Situazioni di pericolo o di difficoltà sono percepite in maniera differente in funzione dei filtri definiti nel personale modello di realtà.
Evoluzione funzionale
I modelli che costruiamo regolano le nostre decisioni e tali modelli possono essere leve per raggiungere obiettivi oppure per auto-sabotarsi.
Un modello per la rappresentazione della realtà soggettiva, forgiato attraverso la disciplina sportiva si proietta nella vita quotidiana e influenza la percezione di realtà influenzando a sua volta le scelte e il modo di prendere decisioni.
Lo sport aiuta l’evoluzione perché
- aumenta l’autostima
- fa evolvere il modello che abbiamo di realtà
- migliora il modo di agire in situazioni quotidiane.
e in tale maniera lo sport trasforma la realtà.
In altre parole un modello di percezione della realtà, costruito in ambito sportivo, autoalimenta se stesso in una sorta di upgrade per successione alterando la percezione della realtà quotidiana.
“Divento bravo e sicuro di me in una discesa funambolica su roccia, oppure riesco a raggiungere senza problemi quella particolare distanza limite oppure ancora, riesco a portare a termine un esercizio funzionale senza più essere goffo, così facendo aumenta l’autostima, aumenta il valore positivo che ho di me e si modifica il modello rappresentativo della mia realtà”.
Questo upgrade fisico e psicologico:
- mi valorizza come persona
- mi permette di valutare diversamente e positivamente gli eventi.
Bisogna avere il coraggio di perseverare, mantenersi costanti nei propositi e cambiare il modo in cui si vedono le cose.
Qualsiasi situazione può farci evolvere ma per farlo bisogna distaccarsi da schemi o modelli precostituiti.