Amo la Natura, mollo tutto e vado a vivere in città

Hai letto bene! Il titolo di questo articolo non è sbagliato.

Si sentono spesso storie di persone che hanno lasciato tutto per andare a vivere a stretto contatto con la Natura, lontano dalle città in cui vivevano. A molti sarà capitato di avere avuto voglia di mollare tutto e di voler andare a vivere in campagna.

Per quanto bella possa essere l’idea, poche se non pochissime persone, riescono realmente a farlo con enorme successo.

Immagina! E’ possibile che tutti possano ritornare nelle campagne a fare la vita che si faceva secoli fa?

Hai voglia di vivere lontano dal traffico, dai problemi quotidiani e dalla vita stressante. Pensi che la soluzione sia mollare tutto e andare a vivere in campagna lontano dai problemi della vita in città per riconnetterti con la Natura.

Dopo anni di esperienze in Natura, per me vivere a stretto contatto con essa, non significa abbandonare tutto, bensì ritrovare il connubio uomo-natura nella vita quotidiana ed urbana.

Per lasciare tutto e andare a vivere in città con occhi nuovi, serve fare un passo, quello di riscoprirsi Natura in ogni aspetto della propria vita.

L’esposizione continua ai contesti naturali, trasforma il modo di essere e di vedere le cose.

L’esposizione continua ai contesti naturali, trasforma il modo di essere e di vedere le cose. Lasciarsi trasformare in modo consapevole dalla Natura, vuol dire prima di tutto riconoscere se stessi e propri limiti. La conoscenza profonda di sé ispirata alla Natura, forma una coscienza nuova, riporta l’uomo e la donna con i piedi e le mani per terra.

Ti racconto la mia esperienza di unione con me stesso e la Natura. Una storia fatta di tanti alti e bassi, una relazione con la Natura nata apparentemente per caso. Lasciavo spesso casa e l’artificialità della vita quotidiana, per andare in Natura a praticare sport, tra i boschi e sulle montagne.

Dopo anni di contrasto con me stesso e con il tessuto urbano che mi stava stretto, riconoscevo la pace tra le montagne e sui sentieri. Lo sport e la voglia di superare limiti e prestazioni ha lasciato spazio alle emozioni positive che si generavano davanti alla bellezza dell’universo naturale.

Accadeva una cosa però.

Ogni volta che tornavo in città, sentivo dolore interiore. Non mi mancava la Natura, ma ciò che io ero lassù. Ritornavo nei boschi e nei luoghi naturali per incontrarmi, per incontrare quell’uomo che ogni volta rimaneva da solo nei boschi. Ci sono voluti anni per capire come far ritornare la mia anima da lassù.

È stato un percorso interiore che mi ha portato a riconoscere di essere Natura in ogni gesto e anche in ogni luogo. Ho imparato che gli insegnamenti ricevuti nei boschi, sui sentieri e sulle montagne, possono essere messi in pratica in ufficio, in famiglia, con gli amici e rispetto agli obiettivi che ci poniamo nel nostro quotidiano vivere.

La Natura è musa ispiratrice e metafora di vita. Riscoprirsi Natura è riconciliarsi con essa, è portare in sé la sua anima anche quando ci ritroviamo a vivere una vita urbana.

In Natura ho imparato a riconnettermi con me stesso, ho imparato a riscoprirmi Natura, ho imparato che ogni pensiero, idea, emozione e sensazione è contaminato da essa anche quando ritorno a vivere in città.

Per provare a mollare tutto e ritornare a vivere in città è necessario prima di tutto mettersi in gioco avvicinando la propria anima ai cicli naturali.

Come? Esponendosi quotidianamente agli ambienti naturali accorciando sempre più la distanza tra il sé interiore e l’anima della Natura.